sabato 26 maggio 2012

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Malizia … per una notte !


Mi trovai lì per caso , forse per la sorte , o chissà.

Era un qualsiasi giorno d’estate ,

non più caldo e né più freddo di altri giorni estivi .

 Però …

Mi aprì la porta un giovanotto per bene ,

e di buone maniere , che subito si rivolse a

me con modi affabili.

 Io mi intimidii da quella situazione e mi feci

travolgere da quel tenero momento .

Mi trovai ancora più volte da lui e ,

sempre più curiosa di capire

quali fossero i motivi delle sensazioni che

 provavo nel vederlo,

 continuavo ad andarci .

Iniziai a raccontargli della mia vita ,

 delle mie soddisfazioni, e di tutto ciò che

 potesse creare interesse

nei  miei riguardi .

Trovai facile il dialogo e  ,

 dopo avergli raccontato tutta la mia vita ,

iniziai a fantasticare su  cose

mai vissute, ma che sapevo,

 avrebbero continuato ad

 attirare la sua attenzione .

Senza accorgercene passarono anni ,

diventando sempre più complici  e

 più attratti l’uno dall’altra .

Si cercava ogni pretesto per vederci

essendo  noi ,

 entrambi  impegnati,

seppur  legati a storie ingiallite .

Ma noi continuavamo a vederci,

 inventando scuse sempre  più grosse ai nostri compagni .

Inevitabilmente travolti   da qualcosa  di  astratto ,

 ma bello .

Continuavamo a vederci e a confidarci ma,

parlando  di come le nostre vite fossero  felici.

  Mi immergevo nei suoi occhi color nocciola,

ma  nella mia mente ,

 fantasticavo e  desideravo il suo corpo.

Un giorno, però, qualcosa accadde.

 Gli dissi di essere  particolarmente stanca;

e spontaneamente mi allietò  con un massaggio ,

 per lui era un gesto ingenuo ma

 in me creò ancora più desideri.

Massaggiava e  io  fantasticavo ,

sognando di girarmi e realizzare i miei desideri ,

le mie  fantasie .

Ma niente , non ci riuscii.

Tutto annegò  in un semplice e banale  " grazie " .

Il giorno seguente ecco  un altro insostenibile contatto.

Come al solito arrivai da lui  , lo salutai e

cominciammo a chiacchierare .

All’ora di andare , lui  mi diede due bacini ,

 quei bacini  che , di norma , due amici si danno .

Ma per me furono  di più  , fu il colpo di grazia .

 A casa  non riuscivo  a smettere di pensare a

quel suo gesto così ingenuo.

In me trasalì un forte senso di smarrimento, 

fino all'imbarazzo .

Gli scrissi un messaggio attribuendogli le colpe .

Lui fece finta di  non capire cosa stessi dicendo  ,

per poi chiedermi spiegazioni non  appena mi vide.

Gli risposi con un bacio tremolante .       

 Come “Paolo e Francesca “ o 

“Lancillotto e la sua regina “,

mi sentivo in pieno piacere , dimenticandomi delle persone intorno .

Lui rimase  colpito , forse anche  sconcertato,

però mi fu complice .

Da quel momento , cercammo  più difficilmente tempi e spazi per noi ,

 fino a quando un giorno , trovai  il coraggio di farmi sua.

Nella strada continuavo a pensarlo ,

ma pensavo anche alle conseguenze di qualsiasi altro mio  gesto.

Sapevo di aver messo già tutto in gioco ,

ma speravo che il vento mi avrebbe aiutato,

spazzando via il non indicato a me ,

L'inopportuno dalla mia mente , dalla mia vita .

Poi arrivai da lui , più bello  di quanto fosse  il giorno prima ,

e passammo insieme la serata giocando,

 parlando e stuzzicandoci .

Presto  ci  trovammo l’uno stretto all’altra

Adoravo ogni suo gesto e amavo il modo in cui mi sfiorava .

Sentivo che mi stavo perdendo e non mi sentivo in colpa .

Se qualcuno da lassù era stato presente  ,

sicuramente era anche d’accordo .

Nessuno avrebbe voluto condurre  contro l' Amore  .

Si era fatto  giorno , nella mia testa  riaffioravano le mie origini ,

fino a  ritrovai da un momento all’altro qui,

 nell’ultimo scalino dell’inferno

a piangere e pregare DIO

di ridarmi quella mia unica notte d’Amore”.
                                                                                                                  




                                                                                         Mary Gagliardi ,

                                                                                  contributo al mio  quarto romanzo
                                                                                            "La mia coscienza " .
                                                                                


ps :questa storia ,deve essere letta a strati , perché forse in questi, si riuscirà a capire il

vero significato delle mie parole .                                                                                                       

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